Maria Antonietta Avanzo

Pilota
(1889 – 1977
)

Maria Antonietta Avanzo, nata Bellan nel 1889 in provincia di Rovigo, si è affermata come la prima pilota automobilistica delle corse nel XX secolo. Cresciuta in un’epoca in cui le donne stavano facendo timidamente il loro ingresso nel mondo automobilistico, Avanzo  ha sfidato gli stereotipi di genere fin dalla giovane età. Cresciuta in una famiglia benestante, ha mostrato già da piccola un interesse appassionato per le auto, imparando a guidare da sola, sottraendo la vettura di famiglia al padre. Il suo spirito indipendente e la determinazione l’hanno portata a competere nelle corse automobilistiche a partire dal 1920, quando ha partecipato al Giro del Lazio con una potente Spa 35/50 Sport regalatale dal marito, il barone Eustachio Avanzo.

Vincendo corse e dimostrando una padronanza straordinaria alla guida,il suo debutto ha subito attirato l’attenzione. Nel 1921 si è confrontata con grandi campioni dell’epoca, come Tazio Nuvolari, al Circuito del Garda, ottenendo il terzo posto assoluto.

La sua carriera è stata caratterizzata da successi, ma anche da episodi curiosi e aneddoti. Durante la Targa Florio del 1922, Maria Antonietta Avanzo è stata l’unica donna a partecipare all’iconica gara automobilistica. A seguito della sua partecipazione, si è diffusa la leggenda di un presunto sabotaggio orchestrato da Enzo Ferrari, che avrebbe smontato il carburatore della sua auto. Anche se le versioni dei fatti variano, ciò riflette l’attenzione e la controversia che circondavano la sua figura. 

La “baronessa volante” non solo ha lasciato il segno nelle competizioni, ma ha anche influenzato il panorama sociale e culturale. La sua eleganza e il suo stile distintivo le hanno valso il soprannome di “Nerissa” da parte di Gabriele d’Annunzio, per i suoi occhi e i capelli neri. È  stata anche una figura di spicco nei salotti degli Agnelli, contribuendo a trasmettere la passione per le auto ad un giovane Roberto Rossellini.

Dopo alcuni anni di inattività dalle corse, Maria Antonietta Avanzo ha continuato a dimostrare la sua abilità al volante, partecipando a gare di beneficenza in Australia e ottenendo successi anche in contesti internazionali. La sua ultima apparizione in gara è stata nel 1932, quando avrebbe dovuto essere la prima donna a competere nella 500 Miglia di Indianapolis (USA), se non fosse stata costretta a ritirarsi per motivi familiari.

Maria Antonietta Avanzo ha concluso la sua carriera partecipando alla Tobruk-Tripoli nel 1940, dimostrando ancora una volta la sua instancabile passione per la guida. La sua eredità nell’automobilismo italiano è un tributo alla determinazione e al coraggio di una donna che ha sfidato le convenzioni del suo tempo, aprendo la strada per le generazioni future di donne nel mondo delle corse automobilistiche. La sua biografia è un racconto ispiratore di coraggio e dedizione che continua a ispirare gli amanti delle corse automobilistiche di tutto il mondo e le donne nel panorama dell’automobilismo italiano. 

Fonti:

  • https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/maria-antonietta-avanzo/
  • https://ruoteclassiche.quattroruote.it/?p=187215 
  • https://www.sportmemory.it/focus/maria-antonietta-avanzo/
  • https://www.ilgiornale.it/news/cronache/maria-antonietta-avanzo-baronessa-delle-auto-2065284.html
  • https://www.targapedia.com/targa-florio/1920s/targa-florio-1922?start=3